Відео

concordo in pieno sempre con gli studenti e per gli studenti

Che meraviglia! Grazie, siete stati tutti straordinari! Mi sorprendo e rattristo solo per il basso numero di visualizzazioni del vostro video. Sarebbe bello assistere ancora a vostri convegni su questi temi (io poi da Padova sarei pure comodo). Bravi

😃

Brava Eriona.❤

Dal punto di vista della spendibilità, l’MBA di unimarconi ha avuto dei riconoscimenti nel corso di questi anni?

Dal particolare al generale

Connessione tra condizione e condizionato regione e sentimento

Autonomia limite libertà creatività e creatività

Sei un bravissimo motivatore di studenti

Complimenti prof Gentile Andrea

Si ma si può prima controllare l'audio quando si registra,no?😤🥱😑 Comunque il fascismo era ed è molto più alto come ideale e risolutivo a livello politico ed economico che non quello d'adesso! come diceva Mussolini: "i regimi cosidetti democratici,sono quelli in cui ogni tanto si dà al popolo l'illusione di comandare" 👏😏😌

Vorrei ringraziare i docenti del corso di laurea in lettere per il ruolo di mentori nel mio percorso. Ringrazio per il senso di libertà che qui ho respirato, per lo spessore del piano di studi e per l'importante riferimento che il percorso di laurea ha rappresentato nel mio cuore. Grazie per questo convegno di cui sento anche io di fare parte. Adriana Stuppiello

Ho seguito il corso. Come richiedere l'attestato?

Grande Alfredo

Complimenti e Buon Compleanno!

Molto interessante. Grazie

🗺🌐⛺️🌀

Ottima presentazione Dott.Paltrinieri trovo che Avia Roma sia una compagnia aerea di vera innovazione. Ho seguito punto per punto tutte le sue dichiarazioni che concordo pienamente. L'idea che mi ha colpito è quella del Cash back e la riscoperta di destinazioni che tuttora non sono servite a livello Nazionale ed Internazionale. La fidelizzazione del passeggero e l'idea di sentirsi coccolato a bordo di un volo Avia Roma può sicuramente fare la differenza. E così l'uso della App aiuterà a velocizzare i processi di check in ed acquisto di ancillary a bordo degli aeromobili.Siamo in una nuova era il covid nonostante la parentesi negativa , ci ha parecchio reso social ed App dipendenti ,per tale motivo dobbiamo usare bene gli strumenti che abbiamo a disposizione .Siamo un po' costruttori di noi stessi e dobbiamo sfruttare in modo intelligente tutto quello che la tecnologia ci mette a disposizione incrementando in modo mirato il nostro futuro. Inoltre condividiamo idee positive in un unico modo guardando sempre avanti riscoprendo dei sistemi tecnologici per valorizzare una compagnia Italiana che sarà influente nel far conoscere il nostro made in Italy in tutto il mondo. Dopo più di vent'anni trascorsi nell'ambito dell'aviazione mi compiaccio per questa nuova compagnia aerea !! Che dire Benvenuti a bordo di Avia Roma

...♻️purificati dal Relativismo ...

È stato un intervento interessante e stimolante. Grazie!

Do you offer this course in English? I am interested

Possibile che i dati ocse-pisa dimostrino, senza ombra di dubbio, che l'introduzione del digitale a scuola abbia portato ad una diminuzione delle competenze degli alunni si continui su questa strada folle e autodistruttiva? Avete letto l'inchiesta conoscitiva della VII commssione del senato? Cito: "Detta in sintesi: più la scuola si digitalizza più calano le prestazioni scolastiche degli studenti e i loro redditi futuri". La realtà è che l'UE ha venduto i nostri figli alle aziende HiTech ed EdTech!

Libro eccellente

Molto interessante, grazie.

aumentare i tutor e il rapporto con loro

Ho letto il libro molto interessante, Bravo complimenti al Professore Michele Petr ocelli❤

🇮🇪 🤗🗼🗽😍🌻🌼🌷

Le Idee camminano sulle nostre gambe: Scoprire perché... L'Arte di Epidauro...

... 🙏... Pirandello... 🎭🎩... 🔄🔃🔄

Non c'è nessuna contraddizione sostanziale tra "trascendenza" e "transumanesimo"; anzi è vero l'opposto (e a prescindere da singole opinabili correnti tipo buddismo, gnosticismo, Terasem, ecc). Le convergenze sono di natura accidentale, fenomenica, e psicologista (ego-morale). La declinazione di ciò che una cosa è non è, apporta non apporta, a cui mira non mira, non può essere argomento oggettivo né macrocosmico: il solo parlarne in questi termini si pone come assunto degenerato e fuorviante. E questo per innumerevoli motivi, di cui trattare è lecito. Il rapporto con l'antropotecnica non lo si può ridurre a un processo sociale, antropologico, storico ed infostorico, perché ogni processo macro implica, riflette, ma non si pone in tautologia con quello micro. Essi sono posti in rapporti imaginali di isomorfismo e analogia (certo, anche più ontica e immanente che mai). E il rapporto sta sempre in termini olonomici di proporzione e lateralità. Uno scenario collettivo prima di tutto rappresenta un mero olismo, in cui il potenziale biocentrico della singola coscienza ha sempre totale potere di interazione e partecipazione a livello graduale (teoria sintergica, psicobiofisica). Tutto È già; tutto è specchio; niente esula, ma tutto ha senso nel punto ontologico della condizione coscienziale differenziata e differenziale (= IKE, dalla filosofia sciamanica Huna). Porre in essere escatologie volotive esterne e oppositive, non può che scadere in una forma più o meno nobile di reattanza (di stampo bioluddista, doomer, di critica nietzsciana (reisentment), egoico-darwiniano, reazionaria, ideale, ecc), ma che sempre non c'entra col selciato, è estraneo, siderale ed autoreferenziale ad ogni cuore della questione.. e per questo sovente più o meno spaventata, dualistica (se non manichea!), antinomica (se non, appunto, oppositiva). Oppositiva contro un Ventre della Grande Madre, l'Inconscio Collettivo di cui fa parte (l'Inframente che solca, e di cui partecipa tutta la filogenesi, tutto il processo antropologico), e, senza accorgersene, come hanno sempre declamato tra noi i più grandi, da Lao Tsu, a Yeswha, a Eckhart, a Bruno a Paracelso, a Kierkegaard a Jung (soprattutto), a Assagioli, a Castaneda a Krishnamurti a Nisargadatta, a Ramana, a Tolle ad infiniti altri, oppositivi contro una parte di noi: dell'Ombra, dell'ego, dei bias, del corpo di dolore, dell'identità, (mera tautologia avatarica), insomma, del frattale dell'Ein Soph che implica Inconscio Collettivo. Ecco perché processi come Singolarità ecc non ha senso "combatterli": quanto di considerarne la sostanza estropianeista rispetto alla nostra coscienza, ma soprattutto rispetto al nostro Sé, non all'ego, quando alla Volontà Transpersonale. Che tanto per cominciare non può più porsi né a livello di Weltanschauung, né a livello duale (Advaita, Keter, Thaumiel). Entro questa vigilanza ricettiva, ogni manifestazione, nella sua esperienza, apporterà la relativa fecondità, e più in tono di wu wei e di Amor fati, più sarà manifestazione d'Armonia, e a prescindere dalle macchine spiriruali e desideranti di Kurzweil, Haraway, Deleuze. La natura del Tutto è ilozositca: in questo occorre iscrivere la propria intenzione (espressiva e recettiva) se vogliamo porvi un senso. Altrimenti non si può neppure porsi seriamente a livello di interazione (verso se stessi, verso 'l'esterno', e quindi verso ciò in noi stessi rappresenta l'esterno (coping, ecc)). In verità il B/N non esiste, ma in quanto prismi co-agenti, sicuramente il porsi critico è fondamentale, ma non altro: Derrida docet. Questo commento non ha senso didattico e morale, ma di un semplice invito, quantomeno riflessivo sulla decostruzione (seguita da un percorso trasvalitativo; in sintesi, da un poststrutturalismo e scetticismo cartesiano ed epoche fenomenologica come diagnosi, a un'esperienza taoista, integralista (Aurobindo, Wilber) e reichiana dell'Esserci (Dasein) più autentico e felice possibile. In questa 'Felicità' non c'è posto per una scissione tra Voluntas/Shakti e polarizzazione della stessa (positiva e/o negativa); il pensiero binario non appartiene alla Natura (Qbit), ma una sua parte limitata autoreferenziante. Il percorso dell'"evoluzione" (e ci vado pianissimo con certe parole, nonostante le accezioni alla Tran Thi Kim Dieu, Teilhard de Chardin, Barbara Hubbard, ecc) ha sempre natura di cangianza alchemica e compromesso: a prescindere dal come e dal cosa, "non un solo uomo [anima] viene perduto", parafrasando Esternalizzazione della Gerarchia, è la semplice Via della Natura, in un piano denso materiale; così è sempre stato ben prima dell'antropcene, ed ecco che il vero blocco sta nel bias, sta nel Nichilismo, sta nella Follia di cui parla Severino. Credo proprio che sia a questo che occorre condurre i più a porre scoperta e consapevolezza (premesso che tutto ciò che avviene serve ed è necessario in quanto Necessità); infatti entro gli 'orizzonti infiniti' (par.Blake), un discorso come quello di Teilhard de Chardin, di un Frank K Tipler, Heindel o Svetlana G Semënova, con i propri retaggi escatologici di consapevolezza eonica, di Noosfera, Punto Omega, ecc, assumono il sapore autentico che una sana teleologia dovrebbe e potrebbe assumere; senza nulla togliere al resto. Insomma, più semiosi proattiva e felice, meno disfunzionalità negative, sono sicuramente la più entelchica musica della Viriditas che salda noi e fuori di noi quale Realtà-specchio (Residuo fenomenologico [noesi ♡ noema], & Sutratma)

Ottimo convegno! Relazioni di grande profilo rese relativamente semplici ma con elementi di riflessione per tutti. Importante per opporre massa critica al delirio di onnipotenza che pericolosamente si sta insinuando da anni nella società.

2:38:40 Qui si giunge al cuore della serata, all'incontro tra filosofia e teologia, tra "catagogia" e anagogia: "il principio persona", ossia l'amore. L'amore oblativo, l'agape. Cosmologia e ontologia, essere e tempo, itus et reditus, mascolinità e femminilità, Cristo e Chiesa, Dio e mondo, gloria e pace, misericordia e giustizia, persona e bene comune... visti analogicamente hanno in comune il principio che coincide con la fine, come il frutto contiene il seme. "Se il chicco di grano (di uva) non muore (ostia, etimo: olocausto), non produce frutto (vino, sangue)" (Gesù). La natura vivente non razionale contiene già il mistero rivelato, il principio persona del Prof Gentile. Quanto più la filosofia della storia, la filosofia della persona. Lo vediamo? Inoltre hanno sempre una congiunzione, un ponte, un medio, un fulcro, un espediente, la Persona dello Spirito Santo (Gheist). Tre per due fa sei per la visione utilitarista, aristotelica, tecno-morfa, oxfordiano-cartesiano- kantiana, ma fa cinque per la visione agostiniano-neoplatonica, eidetica, di fede, personale, relazionale asimmetrica (sono 5 le persone delle due "trinità", quella terrestre e quella celeste). Quale impegno educativo? Fare (ex-ducere) allora della tomba (di Cristo) un grembo (una nascita, orior)), non del grembo una tomba (ab-orior), riconoscere la biografia coincidente con la biologia (dal concepimento alla morte naturale). Ecco l'elogio concreto della dignità della persona, nella sua dimensione corporea e invisibile, l'universale concreto, contro l'esclusivismo animalista che vede la persona nell'animale e l'animale nella persona, o quello angelista-gnostico, che vede il trionfo della libertà - del regno dell'uomo, della libertà, del post-umanesimo e del trans-umanesimo - astratta dal corpo.

Grazie per questi contributi impareggiabili. Se posso, ne aggiungerei uno, di von Balthasar, con le parole di un suo studioso, che riassumo da un suo lavoro del 1997. "La modernità avendo posto la grandezza dell’uomo nella sua preminenza dialettica nella contrapposizione col mondo non è più in grado di fondare la dignità dell’uomo rispetto all’essere del mondo stesso. Tale dignità infatti si costituisce non nella differenza dell’uomo rispetto al mondo, quanto nella differente relazione che le cose del mondo hanno rispetto a Dio in confronto a quella che è propria dell’uomo. Solo la differenza della qualità della relazione con Dio può giustificare e legittimare la differenza della dignità dell’uomo rispetto al valore e all’essere mondani. Qui è contenuta in nuce la premessa dello scacco dell’umanesimo moderno... Tutto il pensiero moderno e contemporaneo può essere interpretato come un’impresa volta da un lato a fondare l’identità del soggetto e dall’altro a rinvenire una base consistente al consorzio umano e quindi alla polis terrena. Lo scacco nel quale sono incappate le diverse filosofie dell’uomo, a tale riguardo, è dovuto in buona parte alla difficoltà a coniugare le due esigenze senza frustrare l’una a scapito dell’altra. La difficoltà si incontra laddove si voglia individuare il punto d’aggancio comunionale nell’essere personale e non si voglia escludere il dato personalistico dalla comunionalità sociale. Balthasar può indicare la via alla soluzione di questa crux del pensiero contemporaneo, senza ripiegare nell’esaltazione infondata, seppur praticamente utile, di un’etica sociale media, né nell’abbandono disordinato di ogni criterio che sarebbe rinunciatario e sostanzialmente nihilistico. Egli ci presenta una ontologia comunionale che può essere assunta quale principio costruttivo di una nuova dottrina sociale, nonché di una nuova carta dei diritti della famiglia umana nella sua globalità... Per Balthasar il medium del consorzio umano non è lo “spirito” (ragione-intelletto-lingua), non è la libera volontà dei singoli (contratto), non è la specie (natura pura, ecosistema), ma è l’originario essere stati creati nel Figlio. Nel Figlio è realmente presente e donato all’uomo quel che è massimamente universale-comunionale e allo stesso tempo massimamente personalizzante, quindi in Lui il dissidio ‘io-noi’ è superato. In Lui è posto sia il principio d’identificazione sia quello di comunione e tutt’e due in forma personale. È infatti una Persona quella che “personifica” la soggettività spirituale umana, ed è ancora una Persona quella in cui il genere umano trova la sua più ampia unità. Fuori di questo fondamento il medium comunionale sarà necessariamente o impersonale, anonimo, (consumistico), o dittatoriale, e quindi menzognero e violento.... Tutta l’enorme mole di lavoro che Balthasar ci consegna altro non è, da un altro punto di vista, che una riconduzione delle antropologie del “desiderio della verità” e della felicità (Agostino-Tommaso), entro quelle della lode e del servizio (Ireneo- Ignazio). E l’antropologia della lode e del servizio di per se stessa richiede una filosofia e una teologia della communio personarum. Non ammettendosi una riduzione intrapersonale, come può accadere in una antropologia centrata sul desiderio (conatus, orexis), l’antropologia balthasariana è necessitata a risospingersi sempre verso l’interpersonale. La lode e il servizio sono inequivocabilmente e incontrovertibilmente lode e servizio di un altro". (M. Serretti)

Bravi❤

Insomma un Piano Satanico 😲

...è interessante il cartoon che ha fatto vedere la Prof Lucangeli. Potrete darci il link del filmato per promuoverlo? Esiste già?... E' importantissimo arrivare ai ragazzi, ai più giovani... adesso! - IL TEAM and... Emilia (C.) grazie ai Prof Bravi tutti per l'iniziativa.

Buongiorno, incontro profondamente interessante. Una domanda: come si chiama il primo ricercatore? Massimo...?

Questa 'notizia' che esistono persone senza cervello (modo di dire usato parecchio...) è dunque dimostrato...e dimostrabile. È pazzesco che non se ne sia mai sentito nemmeno parlare!

A ogni puntata mi emoziono, grazie professore ☺️

Great

Terima kasih MALAYSIA bolih..

... Grazie prof. Caputo!

Sono studente della unimarconi da pochi giorni e posso dire che si studia il doppio e spiegano nettamente meglio di una tradizionale

Huge Congratulation to the grandaunts

Congratulations

Super joshita

Congratulations 🙏🙏

Congratulations